mercoledì 14 gennaio 2015

ACIDI URICI

Acidi urici e infiammazioni: che cos’è l’acido urico e quali disturbi provoca. Cause e rimedi naturali e olistici più efficaci per eliminarli.

In questi giorni post-corso, sto facendo molta pratica su me stessa e sto avendo dei buoni risultati. Per cui mi è venuta l'idea di spiegare certe problematiche (esempio acido urico, pressione alta, mal di testa ecc.) ed abbinare la "scheda specifica" come spiegato nel libro.
Naturalmente fermo restando che cambiare alimentazione è fondamentale per ritrovare equilibrio. La riflessologia è uno strumento che (se praticato con costanza) aiuta e risolve il sintomo (alle volte anche in poco tempo).
Incominciamo parlando dell'Acido Urico . Pochi lo conoscono e quasi nessuno lo controlla. In realtà, sono 13 milioni gli italiani che ne soffrono, mettendo in pericolo cuore, reni, circolo e cervello. Gli acidi urici sono scorie metaboliche che aumentano il rischio di ictus, ischemie, disturbi cardiocircolatori e possono favorire artriti e cistiti.
Cos'è l'acido urico?
“L’acido urico è un solido bianco e cristallino, inodore e insapore, che si scioglie difficilmente nell’ acqua: per questo è più facile che s’infiltri in profondità nei tessuti quando il corpo non riesce a eliminarlo in modo adeguato. A livello biochimico, è il prodotto finale del metabolismo delle purine e degli aminoacidi all’interno delle cellule, e la sua presenza nell ’organismo si misura verificandone la concentrazione nelle urine ma soprattutto nel sangue (uricemia): in un soggetto sano i livelli corretti di acido urico nel plasma, che si misurano con un esame del sangue devono essere di: 2,5-7 mg/dl nell’uomo – 1,5-6 mg/dl nella donna.
Queste tossine pesanti e aggressive, prodotte a seguito dell’assunzione di cibi grassi e salati, zuccheri, alcoolici e farmaci di cui di solito si abusa in inverno, si concentrano nei reni, nella vescica, nelle arterie, nelle ossa, e recenti studi confermano che possono provocare anche seri danni al cuore e al cervello.
RENI E VESCICA. L'eccesso di acido urico intasa il filtro renale, si deposita sotto forma di renella e calcoli e naturalmente rende più dense le urine. In un ambiente acido anche la vescica si infiamma e compaiono bruciori e cistiti. L'infiammazione renale pio' manifestarsi con stanchezza persistente, gambe gonfie e ristagni.
CUORE E ACIDI. Le arterie indurite danneggiano il cuore attraverso il flusso sanguigno in quanto l'acido urico viene trasportato attraverso i vasi. Se però è in eccesso, si accumula nei vasi e li indurisce, facendo aumentare la pressione e sfiancando il cuore. Livelli elevati di acido urico aumenterebbero il rischio cardiovascolare. Per ogni MILLIGRAMMO di acido urico in più, si alza fino al 26% il pericolo di patologie cardiache e circolatorie e l'incidenza di ictus-
SANGUE E DISTURBI.Il sangue è molto provato dagli abusi alimentari ed ha ancora dentro di sé acidi urici prodotti dallo stress dei meccanismi biochimici cellulari, Così diventano più frequenti stasi circolatoria, gonfiori e cali immunitari.
OSSA E CARTILAGINI. Le tossine acide e gli urati, che sono i cristalli aghiformi dell'acido urico, hanno una notevole densità ed è per questo che non si diluiscono facilmente in acqua e col tempo tendono a precipitare e ad inquinare i tessuti articolari, rendendo doloroso il movimento e favorendo artrite, artrosi, nevriti, reumatismi, gotta, osteoporosi. In Italia le malattie reumatiche occupano il secondo posto dopo quelle del sistema cardiocircolatorio ed il primo tra le malattie croniche degenerative. A questo punto potremmo chiederci come mai le malattie reumatiche sono associate all'acido urico. Ebbene l'acidificazione dell'organismo assieme all'accumulo di cristalli di acido urico sono due delle cause che spalancano le porte alle malattie osteo-articolari.
DISTURBI SULLA PELLE. L'acido urico migra negli strati profondi del derma, attiva i focolai di infiammazione e favorisce sfoghi, pruriti, macchie ed un generale rallentamento del processo di ricambio cutaneo. L'acido urico in eccesso causa l'invecchiamento precoce.
FEGATO, STOMACO, INTESTINO. L'acido urico affatica il fegato ed infiamma l'apparato gastrointestinale.Quando si assumono troppe purine, il fegato si acidifica. L'eccesso di acido urico di origine epatica si riversa nella bile e da qui passa nell'intestino, scatenando un sacco di problemi.
ARTICOLAZIONI. Il deposito di acido nelle articolazioni porta al loro deterioramento con conseguente comparsa di osteo-artriti.
DEMINERALIZZAZIONI.Quando il sangue diventa troppo acido l'organismo preleva i minerali alcalinizzanti (calcio, potassio, sodio, magnesio) dalle ossa, dai denti, dalle cellule di tutti i tessuti. Questa situazione se protratta nel tempo puo' causare l'osteoporosi. Una alimentazione ricca di purine che, una volta metabolizzate, producono ceneri acide ricche di cloro, zolfo, fosforo e acidi che favoriscono l'infiammazione dei tessuti.
Cosa fare? Prima di tutto cambiare alimentazione eliminando i formaggi di tutti i tipi, pane, pasta, pizza (alimenti tutti a base di farine raffinate), sale bianco, zucchero bianco, tè, caffè, insaccati, carne, burro, margarine, alcolici, bibite gasate, scatolame, ecc. Preferire frutta, verdure, ortaggi crudi, semi d'albero ecc. Iniziare facendo per alcuni giorni (da 5 a 15 giorni) una alimentazione a base di sole mele. Se ne possono mangiare fino a 4 o 5 kg. al giorno. Poi si riprenderà mangiando verdura e ortaggi. Spazzolatura della pelle, frizione fredda,bagni genitali, cataplasma sulla pancia
Riflessologia: scheda linfodrenaggio ed ordinamento nervoso abbinando il caso specifico (vescica,cuore, reni, tessuti articolari, pelle, fegato, ossa ecc)
Coltivare un atteggiamento positivo cercando la gratitudine, la gioia e praticare il perdono (ho'oponopono di cui abbiamo parlato).
Spiritualità: trovare il senso della propria vita aiuta ad arricchirsi di nuovi e interessanti punti di vista e per riconsiderare gli eventi spiacevoli – e anche drammatici – sotto una luce nuova. E capire così l’importanza del perdono e del vivere nel QUI e ORA.

VIT. D

NOTIZIA DELL'ULTIMA ORA

VIT. D

Se ci troviamo carenti di vit. D ed ancora non abbiamo cambiato alimentazione,ancora non iniziato a fare riflessologia o nn troviamo il tempo per andare fuori al sole (bastano 15 minuti al giorno) in belle passeggiate (i motivi sono tanti.....) c'è un prodotto magnifico naturale estratto dal Lichene che ha effetti immediati perchè è ad alto assorbimento e si chiama VEGA D3 (ditta Nutriva).





LUNA E LA SUA IMPORTANZA

E la luna dove la mettiamo? 
Si è sempre pensato che la salute volesse dire "assenza di malattia". Ma tale definizione è lontana dalla realtà perché SALUTE vuol dire : capacità di diventare ciò che siamo ed è la forza che ci fa superare tutto ciò che impedisce che ciò si avveri.. Gli antichi Sacerdoti-medici-guaritori-sciamani guarivano tenendo presente che noi uomini non siamo macchine. Che non siamo solo ossa, nervi. muscoli ed organi tenuti insieme da un caso di evoluzione. Corpo, mente e spirito interagiscono tra di loro inseparabilmente uniti con tutto ciò che ci circonda: persone, natura, luna, sole e stelle. La malattia nasce quando per un qualsiasi motivo l'uomo non riesce a mantenere l'equilibrio tra i molti elementi della vita, tra tensioni e distensioni, tra alti e bassi del destino, alimentazione, ecc. Per diventare un coraggioso esperto manager della propria vita bisogna conoscere come funziona il proprio corpo, quali sono i suoi limiti di sopportazione ed a quali condizioni sprigiona il meglio delle sue potenzialità. Pochi di noi sanno cosa vuol dire veramente CORAGGIO
Coraggio: non vuol solo dire saper scalare una montagna a cuor leggero fino a 2000 o più mt.
Coraggio: vuol anche dire riconoscere che si raccoglie ciò che si è seminato ed ammettere con consapevolezza che le malattie non piovono dal cielo.
Coraggio; vuol dire confermare a noi stessi che la nostra vita, che lo vogliamo o no, sottostà a ritmi che hanno punti massimi e minimi come le onde hanno alti e bassi.
Coraggio: vuol dire cominciare a chiedersi da dove arriva la malattia prima di iniziare una qualsiasi terapia.
Avete mai pensato che spesso le cause della malattia possono non solo partire dal corpo, ma anche dalla propensione a covare sentimenti falsi e distruttivi (paura, avidità, rancore ecc.) che rappresentano un terreno fertile per molte malattie (come ha detto anche Pasteur in punto di morte e cioè che non è colpa del microbo ma è il terreno che favorisce la malattie) Ma cosa c'entra la Luna direte voi? C' entra perché essa ha una funzione determinante nella nostra vita ed influisce sulla salute se è calante o crescente.
LUNA Crescente:assorbe, accumula energia, raccoglie forze, accoglie
LUNA Calante : depura, asciuga, invita all'attività.
Conoscere i suoi ritmi, i suoi percorsi, i suoi giorni, puo' aiutarci nel ritrovare benessere. Un esempio è quello che assumere l'olio nel giorno dell'olio ha proprietà diverse rispetto all'assunzione in un altro giorno. Caspita!!!! Chissà quante altre cose che potremmo conoscere. Farò seguire altri articoli


martedì 13 gennaio 2015

PROPRIETA' DELLA MELA

La mela e i suoi contenuti

La mela è un frutto di forma e colore vari. La sua coltivazione risale all'età della pietra e le varietà oggi commercializzate sono più di 1.000. La mela contiene molta acqua, circa l'85%. Questa caratteristica la rende particolarmente adatta ai regimi dimagranti, perché essa dà un senso di sazietà apportando solo circa 45-57 calorie ogni 100 g. di frutto.
La mela, poi, fornisce zuccheri, fonte di energia, per circa il 12-18% del suo peso, costituiti essenzialmente da fruttosio, l'unico zucchero con un basso indice glicemico. Come tutti i frutti, essa contiene una percentuale rilevante di fibre (12,7% in media), in particolare pectina (un terzo del totale), una fibra idrosolubile che favorisce la peristalsi intestinale e riduce i livelli di colesterolo nel sangue.
La vitamina C della mela
La mela apporta in media 12mg/100 g di vitamina C, quindi circa il 20% dell'apporto giornaliero raccomandato per un adulto. Il contenuto in vitamina C è al suo massimo quando il frutto è maturo e si concentra essenzialmente nella buccia (25-50% della quantità totale). Attenzione però: il calore e il contatto con l'aria degradano la vitamina C; per conservarla è consigliabile consumare il frutto colto da poco, crudo e con la buccia.
La mela fa bene perché...
La mela è indicata in caso di gastroenterite, diarrea, calcoli biliari, diete dimagranti; può essere consumata in caso di diabete. A differenza di altri frutti, non favorisce le fermentazioni intestinali.
Cruda o cotta: come consumare la mela
La mela si gusta come frutto fresco, a fettine, grattugiata o in macedonia; si cuoce in pentola o al forno, con o senza zucchero. Si impiega per la preparazione di crostate, strüdel, frittelle, dolci al cucchiaio, confetture e composte. La mela si può anche essiccare.
La mela rossa ti fa dimagrire
La migliore fonte alimentare di piruvato è costituita dalla mela rossa, con un contenuto stimato in circa 450 milligrammi per mela. il piruvato è normalmente prodotto nell'organismo durante il processo di metabolismo del glucosio. In effetti, sotto il profilo strutturale, il piruvato può essere considerato come una mezza molecola di glucosio, dal momento che il glucosio contiene sei atomi di carbonio e il piruvato ne ha tre. Questa sostanza tende a inibire gli accumuli di grasso, favorendo la riduzione delle scorte di adipe dell'organismo.
Per ottenere buoni risultati, occorre mangiare almeno tre mele rosse al giorno.

TEMPERATURA IDEALE PER DORMIRE

Ecco vi posto un bell'articoletto che ho trovato in giro e che rispecchia la formuletta che Lezaeta Acharan scrive nel suo libro "La Medicina Naturale alla Portata di Tutti" dove consiglia di tenere aperta la finestra socchiusa "a libro" anche d'inverno.

La temperatura della nostra camera durante la notte è più importante di quanto possiate pensare. D’estate è bene fare attenzione al vento e a dormire con la finestra aperta, ma anche d’inverno la regolazione del termostato può fare un’enorme differenza per la nostra salute. Al di là della sensazione di piacere dato da una temperatura piuttosto che da un’altra, infatti, questo elemento incide fortemente anche sul nostro corpo: non sempre addormentarsi in modo agiato significa farlo nella maniera ottimale.
Secondo gli esperti, la temperatura ottimale per la notte è tra i 15 e i 19 gradi. Una condizione termica non proprio alla portata dei più freddolosi, i quali rischiano di doversi sotterrare sotto strati di coperte prima di sentirsi a proprio agio. Eppure, in questo modo, il nostro corpo rimane in forma.
Innanzitutto dormendo in una stanza “fredda” diminuiamo il rischio di problemi legati al metabolismo, tra cui il diabete. In questi casi l’ambiente più freddo favorisce la produzione di grasso marrone – o grasso “buono” – raddoppiandola rispetto al normale. Inoltre, dormire al freddo permette di bruciare più calorie durante il giorno. Questi due elementi aiutano a ridurre i rischio di diabete ed altre malattie metaboliche.
Un altro vantaggio del freddo è che sembrerete più giovani. Tenere la stanza sopra i 19 gradi, infatti, impedisce al corpo di raffreddarsi naturalmente attraverso il sonno e la melatonina. Quest’ultima rappresenta il più importante ormone anti-età e permette al corpo, una volta rilasciata, di raffreddarsi naturalmente. In risposta al raffreddamento, il nostro corpo produrrà livelli elevati di ormone della crescita – un’altra sostanza anti-età – in grado di farci apparire e sentire più giovani. Per aiutare il raffreddamento, un consiglio degli studiosi è quello di dormire nudi: in questo modo produrremo anche meno cortisone, un ormone associato allo stress e all’aumento di peso.
L’ultimo consiglio degli esperti è quello di dormire nudi… con qualcuno. Secondo alcune ricerche, i partner che dormono insieme nudi hanno una relazione più felice, aperta e intima rispetto alle coppie che utilizzano il pigiama. Inoltre, grazie al contatto della pelle, il corpo produce un ormone chiamato ossitocina.
Normalmente associato alla risposta sessuale, questo ormone può anche aumentare la salute fisica e mentale, combattendo stress, depressione e pressione bassa. L’ultimo vantaggio del dormire in un ambiente freddo è che, semplicemente, faremo meno fatica ad addormentarci. Questo perché il clima più freddo aiuta il corpo a raggiungere la temperatura ideale per addormentarsi."

IRIDOLOGIA


Iridologia: i vantaggi dell'alimentazione vegana si ripercuotono sulle iridi

Occhio a destra prima di diventare Vegan Crudista. Occhio sinistra dopo 3 anni. Gli occhi cambiano e non solo..
E' veramente molto interessante questa testimonianza perché ancora una volta conferma che l'iridologia ha una sua valenza nel dimostrare quanto l'alimentazione incida sulla intossicazione cellulare. 
Attraverso il rilievo delle iridi posso confermare che sono parecchie le situazioni dell'occhio dx e quindi anche per me è una ulteriore conferma (dopo quelle già avute) che l'intossicazione recede dopo un "regime disintossicante" a base di mele crude e limone ed il cambio radicale di alimentazione con l'aggiunta dei bagni derivativi, spazzolatura pelle e cataplasmi di fango e qualche bagno di vapore.

Di seguito anche un video:


PROPRIETA' DEL SUCCO DI CAROTA

Lo sapevate?. Da sempre Costacurta sosteneva questo.....Ancora una volta confermato lo straordinario potere degli ortaggi crudi.

Il Succo di Carota aiuta a normalizzare l’intero organismo, è la più ricca fonte di Vitamina A che il corpo possa assimilare velocemente e contiene anche un’ampia gamma di altre vitamine, la B, la C, la D, la E, la G e la K. Stimola l’appettito e favorisce la digestine.
E’ un valido aiuto per migliorare e mantenere forte la struttura delle ossa e dei denti.
Il succo di carota dissolve naturalmente ulcere e condizioni cancerose.
E’ un arma contro le infezioni e agisce in maniera efficace affiancando le ghiandole surrenali.
Aiuta anche a prevenire le infezioni agli occhi, alla gola, alle tonsille, alle cavità nasali oltre agli organi della respirazione in generale.
Protegge anche il sistema nervoso ed è ineguagliato per aumentare il vigore e la vitalità.
Le malattie intestinali ed epatiche a volte sono dovute ad una carenza di alcuni alimenti contenuti proprio nel succo crudo di carota, che se assunto depura il fegato eliminando le tossine che lo intasano.
La vitamina A nel succo di carota
La vitamina A presente nel succo di carota aiuta a rafforzare la salute ed il benessere visivo degli occhi. Una delle prime testimonianze di carenza di vitamina A può essere osservata nella difficoltà di adattare la vista alla luce fioca, come per esempio entrare in una stanza buia, o in un teatro, arrivando da una sala illuminata. Un sintomo più grave è l’incapacità di recuperare il focus della strada dopo il bagliore dei fari di un passaggio automobilistico. Questo difetto di vista è noto come “cecità notturna” ed è stato ed è tuttora la causa di molti incidenti gravi.
La vitamina A aiuta a mantenere sane le membrane mucose che rivestono le cavità del corpo. La mucosa può essere descritta come costituita da due strati: lo strato superiore, noto come “epitelio”, è composto da miliardi di cellule, sotto l’epitelio si trova un sottile strato di fibre muscolari involontarie che sono estremamente flessibili ed elastiche. La vitalità di questo rivestimento dipende da un adeguato apporto di vitamina A. Quando vi è una carenza di vitamina A, le cellule cominciano ad indurirsi e degenerare, formando una superficie cornea ruvida che ostruisce la normale funzione della secrezione della mucosa disinfettante.
Aiuta a ridurre i sintomi dello stress ed sostenere le fisiologiche funzioni del sistema digestivo.
La carota è remineralizzante e tonificante per l’organismo. Grazie a queste proprietà, è indicata per i disturbi della crescita, in situazioni di demineralizzazione e carenze vitaminiche, astenia, carie, capelli e unghie fragili.
Questo ortaggio deve la sua fama principalmente all’azione benefica sulla vista. La carota svolge una funzione protettiva sulla retina, grazie alla massiccia presenza di Vitamina A.
Grazie alla presenza di carotenoidi, sostanze ad azione antiossidante, contrasta i processi degenerativi delle cellule. I carotenoidi, infatti, proteggono la delicata struttura delle membrane cellulari dall’azione ossidante dei radicali liberi.
I carotenoidi, inoltre, stimolano la produzione di linfociti T, piccoli globuli bianchi che svolgono un importantissimo ruolo nei meccanismi di difesa dell’organismo. Questa caratteristica, insieme alle proprietà antiossidanti, la rende indicata anche per contrastare le malattie infettive in generale.
La carota è un ottimo regolatore delle funzioni intestinali: risulta utile sia in caso di stipsi sia nelle diarree, anche dei bambini. Ha proprietà digestive e carminative, favorisce la digestione e aiuta a contrastare il meteorismo.
Vantaggi del succo di carota nella cura della pelle
Il succo di carota è in grado di rappresentare un’eccellente cura naturale della pelle. I benefici della vitamina A e della vitamina C, in modo particolare, hanno effetti salutari ed efficaci in molte condizioni di stress da parte della pelle. La vitamina A è essenziale per la crescita dei tessuti del corpo ed ha proprietà anti-infiammatorie ed aiuta a rendere la pelle liscia, morbida ed elastica. Essa fornisce benefici antiossidanti, attaccando i radicali liberi, che possono causare rughe premature, eczema, eruzioni cutanee e dermatiti. Gli antiossidanti presenti nel succo di carota possono fungere da protezione solare naturale e aiutano a guarire dalle scottature solari.
I benefici della vitamina C favoriscono l’elasticità della pelle, stimolando la produzione di collagene, difatti aiuta a migliorare il tono della pelle, evitare la formazione delle cicatrici, rivitalizzare la pelle, aiutare a sbarazzarsi dei punti neri, fornire un sollievo nell’acne.
Preparazione del succo di carota
Lavare accuratamente le carote in acqua fredda, con una spazzola dura a base vegetale. Raschiare leggermente, ma non togliere completamente la buccia, perché vitamine e minerali si trovano proprio vicini alla superficie. Usare poi un estrattore che lavorando a bassi giri non “cuoce” i nutrienti della carota. Centrifughe e frullatori non mantengono inalterate tutti le proprietà dei vegetali, i primi a causa del riscaldamento e i secondi anche per la presenza di ossigeno che ossida

lunedì 5 gennaio 2015

EPIFANIA

Epifania, tutte le Feste porta...via. 
Si è soliti identificare, in questa occasione del 6 Gennaio,  quella cara vecchietta un po' acciaccata, fazzolettone in testa con sopra un cappello infeltrito pieno di buchi, calzette bianche che coprono due gambe magre magre che si tengono saldamente ancorate ad una scopa che solca velocemente un cielo pieno di stelle , una luna bellissima ed un freddo molto rigido, con l'intento di calarsi in milioni di camini per portare ai più piccini dolci, frutta, e altre cibarie (non c'erano giocattoli se non qualche bambola di pezza) come ultimo dono prima di lasciarsi incenerire in un falo' di fuoco fatto con sterpaglie di vecchi rami e mettere così fine ad un ciclo di vita per ricominciarne un altro . La cara vecchietta possiamo dire che rappresenta, invece, secondo le vecchie tradizioni rurali, la nostra Madre Terra che - vecchia e decrepita - giunge alla fine del suo ciclo e, dopo aver dato frutti ed energia all'umanità, muore per rinascere in Primavera con nuova vitalità ed energia. Ma perchè si chiama Befana? La spiegazione che viene data è che nella letteratura volgare il termine Epifania fu storpiato diventando "Pifania" e da qui "Befana". In parecchie regioni ancora oggi è  molto sentita questa tradizione del "falo'" . Diverse sono le piazze di paesi rurali  (soprattutto Veneto, Piemonte, Lombardia) che nella notte del 5 gennaio si illuminano appunto di fuochi accesi per bruciare la "vecia". In realtà questi falo', che si tramandano di generazione in generazione, ricordano le celebrazioni solstiziali pre-cristiane dell'Epoca Romana che chiudevano i festeggiamenti dei Saturnali che erano le festività in onore del dio saturno. Proprio nella dodicesima notte, dopo il solstizio d'inverno apice dei Saturnali, il popolo romano festeggiava l'Epifania, ovvero la Manifestazione Divina (del dio Saturno)
La parola Epifania che deriva dal greco antico  come sostantivo femminile "epifaneia"  vuol dire "apparizione, manifestazione" e veniva utilizzata dagli antichi greci, e poi dai Romani, per indicare l'azione o una qualsiasi manifestazione di una qualsiasi divinità mediante miracoli, segni o altro.
Verso il 4° secolo questa Festività si diffuse in occidente e fu adottata dalla Chiesa di Roma nel 5° secolo per ricordare la visita dei Re Magi a Gesu' Bambino 12 giorni dopo la sua nascita come "Manifestazione del Signore al Mondo". 
Nella Chiesa Cattolica è una delle massime solennità insieme alla Pasqua, al Natale, alle Pentecoste, all'Ascensione ed è quindi considerata una Festa di precetto,
Nella consapevolezza attuale dei nostri giorni qual'è il senso dell'EPIFANIA? Io credo sia quello di prendere coscienza che a Betlemme c'è stata la Manifestazione della Divinità e noi, come i Re Magi, dobbiamo percorrere il nostro cammino divulgando questa Manifestazione che è anche in ciascuno di noi. Loro,  i Re MAGI hanno portato Oro, Incenso, Mirra e noi cosa portiamo in questo percorso? In questa dodicesima notte cosa portiamo in dono a quel piccolo Gesù che è dentro di noi?